Steppa, steppa... e ancora steppa!
E poi deserto, rocce, sassi, cavalli, cammelli, capre, pecore, gher, nomadi...
Elementi che si manifestano ciclicamente lungo il tragitto, diluiti da enormi distanze, così grandi che non si possiede più il senso della misura né una cognizione d'insieme, poiché tutto è fuori dalla portata di un uomo.
A volte arriva un leggero senso di sconforto, causato dall'eccessiva desolazione. Ma quel ritmo monotono ti ipnotizza lentamente, si aggancia ai tuoi pensieri e improvvisamente ti fa sentire a casa, nonostante tutto intorno sia palesemente estraneo.